Vecchia visione su vhs Paragon, questo "Funeral Home " aka "Cries in the Night" dello specialista William Fruetè un'operina con molti difetti e tempi morti (oops) ma si ritaglia una bella nicchia nel mio pantheon cinematografico per svariati motivi. Prima di tutto perchè starreggia Lesleh Donaldson, poi perchè c'è Lesleh Donaldson e soprattutto per la presenza di Lesleh Donaldson, splendida ninfetta canadese del cinema horror early eighties.
Vabbè. In ogni caso il film di Fruet, che è un autore che il sottoscritto apprezza molto in ambito canuxploitation, può vantare, se non altro, una certa atmosfera opprimente e cimiteriale esaltata dalla bellissima partitura di Jerry Fielding e l'interpretazione spiritata di una professionista di lungo corso come Kay Hawtrey, che sembra sempre sull'orlo di una crisi di nervi forse perchè l'esaurimento nervoso le venne sul serio durante le riprese a causa del suo rapporto non proprio idilliaco con il regista, almeno secondo la testimonianza della Donaldson. Cose che succedono.
I problemi della pellicola di Fruet sono altri e risiedono tutti nel manico, ovvero in una sceneggiatura che guarda da lontano"Psycho" e "Non Aprite Quella Porta", il che non è un male, non avendo però il coraggio o la voglia di camminare con le proprie gambe, finendo così per diventare una fotografia un pò sbiadita. Ma non è un grande problema, almeno per me. Scremando il latte, alla fine"Funeral Home"è una sorta di bizzarro coming of age (Lesleh aveva quindici anni ai tempi) capace di sfruttare al meglio le bellissime locations e un finale un pò telefonato ma triste e malinconico quanto basta.
Dvd qui, ma la qualità video (come potete vedere) non è il massimo, anzi, ancora un pò è meglio la vhs. Più o meno. INTERPRETI: Lesleh Donaldson, Kay Hawtrey, Barry Morse, Alfred "Al" Humphreys, Harvey Atkin, Peggy Mahon, Stephen E. Miller, Doris Petrie.